(Adnkronos) – La perdita della capacità di parlare con la propria voce costituisce uno dei motivi di maggiore sofferenza per la persona con Sla e per i suoi familiari. “Comunicare è vivere. Il progetto My Voice si inserisce nel contesto di migliorare la comunicazione e, quindi, migliorare la qualità del vivere dei pazienti”. Così Mario Sabatelli, direttore Centro Nemo Policlinico Gemelli Roma e presidente Commissione scientifica di Aisla, a margine della presentazione oggi a Roma di “My Voice”, la campagna promossa da Aisla in collaborazione con NemoLab e i Centri Clinici Nemo.
La Sla è una “malattia degenerativa dei motoneuroni, le cellule che connettono il sistema nervoso centrale ai muscoli e anche del motoneurone che collega la corteccia al midollo spinale. La conseguenza è una paralisi progressiva di tutti i muscoli, degli arti, della respirazione e anche di quelli della voce, così le persone ad un certo punto smettono di parlare e smettono anche di deglutire”, conclude Sabatelli.