(Adnkronos) – “Tra le molte novità terapeutiche per l’Hiv, sicuramente la terapia a tre farmaci è efficace, sicura e tollerabile a lungo termine anche per i casi di pazienti più difficili. Si tratta di un regime estremamente robusto nel tempo, è il punto di arrivo nel movimento di ricerca e sviluppo della terapia antiretrovirale”. Lo sottolinea all’Adnkronos Salute Giovanni Di Perri, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’Università degli Studi di Torino e consigliere della Società italiana malattie infettive e tropicali, a margine del XXI Congresso nazionale Simit in corso a Roma.  

In Italia “le diagnosi certe di Hiv sono 110mila – ricorda l’infettivologo – ma si stima che le persone con l’infezione siano 150mila. Con questi trattamenti c’è anche il fattore azzeramento diffusione del virus da parte di un soggetto regolarmente in terapia. Anche in assenza di precauzioni durante il rapporto sessuale, infatti, il paziente che ha una zero-viremia in maniera persistente grazie a questa terapia non è più un soggetto trasmettitore del virus”.  

In attesa di “una terapia iniettabile che dal punto di vista tecnologico è la vera novità degli ultimi anni – evidenzia ancora Di Perri – si stanno rivalutando con estrema soddisfazione i risultati dell’approccio convenzionale con soluzioni più moderne oggi disponibili. In particolare mi riferisco a compresse di ridotte dimensioni che comprendono tre farmaci da assumere una volta sola” al giorno, “molto efficaci e tollerabili in diverse circostanze, anche per i casi di pazienti più difficili”.