(Adnkronos) – ‘Curate e coccolate’. Per celebrare la Giornata mondiale del tumore ovarico domani, sabato 7 maggio, all’Uoc di Ginecologia oncologica del Policlinico Gemelli di Roma, dalle 10 alle 16, l’associazione Loto ha organizzato, in collaborazione con Apeo, Unid e Sodico, un’iniziativa dedicata alle pazienti oncologiche: una giornata all’insegna della bellezza e al make-up. Perché prendersi cura di se stesse e del proprio corpo, nonostante la malattia, aiuta ad affrontare meglio le terapie, accresce l’autostima e agevola il percorso di cura. 

Sempre domani, dalle 20.00, il Colosseo si illumina di ottanio con i loghi di Policlinico Gemelli e Loto, uniti per le donne, un modo scenografico ed efficace per arrivare a tutti e richiamare l’attenzione su questa patologia. “La giornata del tumore ovarico è l’occasione per sensibilizzare le donne sulla prevenzione, che oggi per la prima volta è possibile ipotizzare attraverso la ricostruzione della storia familiare delle pazienti e la esecuzione del test genetico Brca – spiega Giovanni Scambia, direttore scientifico del Policlinico universitario Gemelli Irccs – La chirurgia profilattica con asportazione delle ovaie e delle tube una volta completato il desiderio riproduttivo riduce in maniera drastica la comparsa di questa neoplasia”. Sono 5.200 le nuove diagnosi ogni anno in Italia, in maggioranza nelle over 40.  

“Il tumore è uno tsunami che stravolge la vita – sottolinea Sandra Balboni, presidente Loto Odv – durante il percorso di cura diventa faticoso continuare a curare il proprio corpo, ma è estremamente importante farlo. In questa giornata le partecipanti vengono guidate a prendersi cura della propria pelle, a scegliere e applicare il make-up adeguato alle proprie caratteristiche e a valorizzare il proprio aspetto. Vengono mostrati anche piccoli trucchi per contrastare gli effetti collaterali estetici causati dalle terapie, come la perdita delle sopracciglia o la fuoriuscita di macchie cutanee: restituire l’immagine e la fiducia in donne sottoposte a trattamento oncologico aumenta la capacità di reazione alle cure, rafforzando l’autostima e le motivazioni necessarie per fronteggiare la malattia”.  

Healthentia e Vik tumore ovarico sono, invece, due app a disposizione delle pazienti. La prima è stata realizzata dal Gemelli grazie anche al supporto non condizionato di Gsk, la seconda è stata invece voluta dalla multinazionale farmaceutica ed è stata messa a punto con il contributo fattivo di Acto onlus.  

“Healthentia – spiega Anna Fagotti, direttrice Uoc Carcinoma ovarico del Gemelli, associato di Ostetricia e ginecologia all’Università Cattolica – è il nostro occhio vigile sulle pazienti sottoposte a un intervento per un tumore ginecologico. È il canale di interazione, una volta dimesse, che permette alle donne di dialogare con i medici e a noi di intervenire se vediamo che qualcosa non va”. La app, che è scaricabile dalle pazienti attraverso un codice d’invito nell’area dedicata del sito del Gemelli, ha la funzione di amico, caregiver, medico personale virtuale. Una sorta di coperta di Linus che rassicura la donna in una fase critica della sua vita.  

Anche Vik tumore è un amico virtuale, sviluppato dall’azienda francese Wefight. E’ costruita con algoritmi in grado di elaborare il linguaggio e di comprendere le richieste delle pazienti. I contenuti scientifici si basano sulle linee guida di ogni Paese e sono stati costruiti e validati da esperti medici, mentre quello che riguarda l’aspetto ‘sociale’, le preoccupazioni delle pazienti, dalle associazioni dei pazienti, in Italia da Acto onlus. La App tiene conto anche degli appuntamenti della paziente e l’avvisa per tempo, lo stesso fa per l’assuzione della terapia. “L’idea del progetto Vik – spiega Vincenzo Palermo, responsabile divisione oncologia GSK – nasce con l’obiettivo di far fronte a tre principali bisogni: la mancanza di informazioni veloci e affidabili di natura medica, la ricerca di un sostegno globale durante il percorso diagnostico e terapeutico ed il senso di solitudine ed isolamento avvertito dalle donne in questa fase della loro vita. Vik non si sostituisce al medico, ma rappresenta un importante alleato alla sua attività”. La versione italiana di Vik tumore ovarico è disponibile negli App store e sui siti di Gsk e di Acto.