“In questo momento la diffusione” del coronavirus in Italia “nella fascia di età pediatrica è rilevante. La fascia 5-11 anni è quella che mostra l’incremento maggiore, l’incidenza cumulativa stimata è di 200 casi ogni 100mila bambini sui 7 giorni”. Lo ha detto Franco Locatelli, presidente Consiglio superiore di sanità, coordinatore del Cts e responsabile Ematologia dell’ospedale Bambino Gesù Roma, in un’intervista a ‘InBlu2000’, la radio nazionale Dab della Conferenza episcopale italiana. 

“Il numero di bambini vaccinati nel mondo – ha spiegato Locatelli – è un numero già assai consistente, siamo nell’ordine di alcuni milioni tra Usa e Israele. E tutto questo, anche in virtù dell’assenza di segnali preoccupanti per il profilo di sicurezza, dovrebbe di per sé essere più che rassicurante”. Locatelli ha sottolineato, dunque, che “va trasmesso il messaggio che vaccinare è una forma di protezione e di tutela per i bambini. L’offerta vaccinale è nel migliore interesse dei bambini. E’ sbagliato dire che si vaccinano i bambini per proteggere gli adulti. Si vaccinano i bimbi per proteggere la loro salute intesa in maniera globale a tutto tondo, salute fisica, ma anche salute psichica e anche sviluppo e strutturazione di personalità che in assenza dei normali momenti di incontro e socialità rischia di avere un danno non trascurabile”. La vaccinazione “è un gesto di tutela, di protezione e, mi faccia dire, di amore rispetto ai propri figli”, rimarca.