È di nuovo tempo di spostare le lancette indietro di un’ora: cosa succederà alle nostre giornate ma soprattutto al nostro corpo?

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Con l’avvicinarsi della fine del mese di ottobre arriva anche il consueto appuntamento con l’ora solare. Il cambio dell’ora avverrà nella notte tra sabato 26 ottobre e domenica 27 ottobre, quando le lancette dovranno essere spostate un’ora indietro, dalle tre alle due del mattino. Questo, come ogni anno, garantirà più luce al mattino ma porterà buio precoce di sera.

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Il cambio serve a risparmiare energia, con benefici economici e ambientali. Secondo Terna, nel 2023 questo ha portato a un risparmio di 370 milioni di kWh, pari a circa 90 milioni di euro, anche se la domanda di energia è stata molto superiore.

Ora solare 2024, fino a quando dura?

L’ora solare durerà fino all’ultimo weekend di marzo 2025, quando le lancette torneranno avanti di un’ora e farà di nuovo capolino l’ora legale. Tutti i dispositivi digitali si aggiorneranno in automatico, mentre per i dispositivi analogici dovremo ricordarci di farlo noi manualmente.

Gli effetti sulla salute

Il cambio dall’ora legale all’ora solare (e viceversa) ha però qualche effetto sulla nostra salute? Iniziamo col dire che chi ha già difficoltà con il sonno non trarrà benefici da questo fuso orario artificiale. Può infatti risultare più difficile rispettare i consueti tempi di addormentamento e risveglio. Questo potrebbe ripercuotersi sulla capacità di concentrazione nel corso della giornata. Il cambio dell’ora può dunque causare disturbi nel ritmo sonno-veglia, influenzando negativamente l’umore.

Come riporta Auxologico, ci sono vari studi sulla correlazione tra il passaggio all’ora solare/legale e le patologie cardiache. Una ricerca dell’Università di Stoccolma riporta ad esempio un’incidenza del 4% in più di attacchi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione dell’ora solare, in prevalenza nelle persone più anziane.

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Le ripercussioni sull’umore

A risentire di questo “sfasamento” può essere anche l’umore. Con l’ora solare infatti il buio cala prima (e questo fa decisamente inverno) e tutti sappiamo quanto l’esposizione alla luce solare sia importante per varie ragioni. Umore certo, ma non solo: anche regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia. Non è un caso che nei paesi dove la luce scarseggia per molti mesi dell’anno ci sia un maggior tasso di disturbi dell’umore, soprattutto in senso depressivo.

In quanto tempo il nostro corpo si abitua alle nuove condizioni? Questa è una questione soggettiva, ma il consiglio è di cercare di spostare tutte le nostre attività assecondando il nuovo schema. Così facendo l’organismo riuscirà a riadattarsi più in fretta.

Foto: Shutterstock