“Nella vicenda dell’autorizzazione del vaccino Pfizer in Gran Bretagna bisogna distinguere gli aspetti politici da quelli scientifici. Il Governo inglese ha infatti analizzato i dati seguendo il procedimento della ‘rolling review’, cioè l’analisi in tempo reale dei risultati man mano che venivano prodotti dal trial clinico. E, se una agenzia regolatoria seria e affidabile come la Mhra inglese ha dato l’approvazione, seppure per uso di emergenza, significa che i conti tornano e il vaccino è sicuro ed efficace”. Lo scrive su Facebook l’immunologa dell’Università di Padova Antonella Viola.
Mentre “la mossa di Boris Johnson di anticipare l’Europa è chiaramente spiegabile in termini di ricerca di consenso – e quindi discutibile ma non in questa sede – d’altro canto, da un punto di vista strettamente scientifico, è un’ottima notizia”, aggiunge l’immunologa. “E’ importante ricordare che le approvazioni da parte di Fda ed Ema arriveranno a distanza di pochi giorni, quindi non ha senso parlare di procedure più o meno corrette – prosegue – L’approvazione da parte di Mhra ci lascia pensare che anche le altre agenzie non individueranno problemi e che quindi davvero entro la fine dell’anno avremo 2 vaccini approvati”.
“E a chi sta dicendo che forse è meglio così perchè ‘gli inglesi faranno da cavia’… rispondo che se verremo fuori da questa situazione è perché oltre 70mila volontari si sono offerti come ‘cavie’ scegliendo di ricevere il vaccino prima della sua approvazione, fidandosi della scienza. A loro va tutta la nostra gratitudine – conclude Viola -. Gli inglesi – ammesso che ricevano il vaccino prima degli altri, cosa del tutto discutibile – non faranno da ‘cavie’ perché un vaccino approvato è un vaccino sicuro”.