Diego Armando Maradona contro Netflix e Paolo Sorrentino. Uno degli avvocati del ‘pibe de oro’, Matias Morla, ha annunciato su Twitter nel weekend che Maradona sta valutando azioni legati contro il colosso dell’intrattenimento via streaming e il regista italiano dopo l’annuncio del nuovo film del premio Oscar ‘È Stata la Mano di Dio’ per Netflix, che verrà girato a breve a Napoli e che, per stessa ammissione del regista, sarà “un film intimo e personale, un romanzo di formazione allegro e doloroso”.
Il legale di Maradona ha sottolineato nel suo tweet che il calciatore non ha autorizzato l’uso della sua immagine nel film e che avrebbe promosso un’azione legale sull’uso improprio di quello che è un marchio registrato. A ingenerare tensione è stato il titolo del film, che è anche una citazione della frase con cui Maradona (‘Mano de Dios) descrisse il gol segnato contro l’Inghilterra nei quarti di finale dei Mondiali del 1986. Un gol segnato di mano, quindi irregolarmente, e fu lo stesso Maradona, per giustificarsi, a dare la responsabilità del gol alla “Mano di Dio”. Nella stessa partita, cinque minuti dopo, Maradona mise a segno anche quello che è passato alla storia del calcio come il gol del secolo. L’Argentina vinse la partita, disputatasi allo Stadio Azteca di Città del Messico, con il risultato di 2-1 e si laureò in seguito campione del mondo dopo aver battuto il Belgio in semifinale e la Germania in finale.
Che il legame di Sorrentino, napoletano e tifoso del Napoli, con Maradona fosse forte era noto da tempo, da quando il regista ringraziò il campione al momento di ricevere l’Oscar e spiegò poi in diverse interviste come il calciatore argentino gli avesse in qualche modo salvato la vita, perché per seguire una partita del Napoli in trasferta, il regista, allora 16enne, scampò alla tragedia che uccise i genitori (una fuga di gas nella casa di famiglia in montagna).
È probabile che il film possa contenere riferimenti alla vicenda ma è altrettanto chiaro che non sarà un film sull’epopea calcistica di Maradona. Infatti, nell’annuncio della scorsa settimana, Netflix ha spiegato chiaramente che non si tratta di un film sportivo e non parlerà di Maradona, affermando invece che sarà una storia personale sulla gioventù di Sorrentino nella Napoli degli anni ’80.