Coronavirus, troppi italiani ancora in giro
L’hashtag #Iorestoacasa continua a rimbalzare sui social e in tv insieme all’invito dei politici, delle autorità e dei vip nostrani a rispettare il DPCM del 9 marzo, eppure gli italiani – notoriamente duri di comprendonio – sembrano fare orecchi da mercanti nonostante l’emergenza Coronavirus: fioccano le giustificazioni più assurde sulle autocertificazioni per gli spostamenti.
La Polizia di Stato ha raccolto giustificazioni molto creative: nutrire i piccioni è una necessità
È possibile uscire di casa solo per fare la spesa, andare a lavoro ove non sia possibile lo smart working, andare dal medico o comprovati motivi di necessità come, ad esempio, assistere un parente infermo. Di certo non è necessario scappare dalla quarantena per dar da mangiare ai piccioni… Ad Albano Laziale è stato fermato dagli agenti di Polizia, infatti, un ragazzo che si sarebbe giustificato in questo modo:
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“Al momento sono senza casa perché mia madre e mia nonna non mi vogliono più con loro e quindi passo il tempo a dare da mangiare ai piccioni, la ritengo una cosa importante”.
I furbetti della spesa, beccati moglie e marito
A Palermo un signore ha preso una multa mentre prendeva il sole su una panchina, a Lucca una donna ha dovuto ammettere davanti agli agenti che stava accompagnando il marito a fare spesa perché lui “non era in grado di scegliere i prodotti giusti”.
#Iorestoacasa, le giustificazioni più assurde sulle autocertificazioni
E ancora una donna ha dichiarato di recarsi “al mercatino dell’usato per comprare indumenti intimi in quanto uscita dall’ospedale di Monterotondo ero sprovvista“, mentre un uomo ha incolpato la moglie di essere stato sbattuto fuori di casa, mentre un altro ha fatto sapere di essere “uscito un attimo perché a casa stanno facendo le pulizie”.
Il nuovo modulo di autocertificazione per gli spostamenti
Restare a casa non è una possibilità, ma un obbligo e la quarantena non è una vacanza ma un dovere morale per il bene di tutti. Il Governo ha da un paio di giorni diffuso un nuovo modulo di autocertificazione per gli spostamenti che stringe ancor di più la morsa sui trasgressori: ora, infatti, c’è l’obbligo di dichiarare di non essere in quarantena o di essere positivo al Covid-19
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